Descrizione del contesto in cui si sviluppa il progetto

La Guinea Bissau è una piccola nazione dell’Africa Occidentale che copre una superficie di 36.125 Kmq. La popolazione conta ca. 1.945.000 abitanti (proiezione al 2021). Colonia del Portogallo fino al 1973, con un indice di sviluppo pari a 0,48, occupa il 175° posto ed è tra i Paesi più poveri e svantaggiati al mondo, con una speranza di vita di 52,4 anni (54,1 per il sesso femminile e 51,5 per il sesso maschile). L’analfabetismo raggiunge oltre il 50% degli adulti. Le risorse del Paese sono essenzialmente agricole. È una repubblica democratica, con capitale Bissau, ma la situazione politica è molto instabile. Lingua ufficiale è il portoghese, ma il dialetto creolo, con elementi africani e portoghesi, è utilizzato come lingua franca. La religione tradizionale africana (animista) è di base per quasi tutta la popolazione; su questa si sono innestate le religioni musulmana (45%) e cristiana (22%). Il paese è amministrativamente suddiviso in 11 regioni e 36 settori, che corrisponderebbero alle province italiane. E’ caratterizzato da una popolazione molto giovane: circa il 54% ha meno di 15 anni di età. Le donne rappresentano il 51% della popolazione e il 49% ha un’età compresa tra i 15 e i 49 anni. Alcune zone sono particolarmente in difficoltà per l’accesso ai servizi essenziali. Il 58% ca. della popolazione vive in zone rurali con difficoltà di accesso geografico ai Centri di Salute. Le vie di comunicazione sono scarse e spesso rovinate dalle grandi piogge, senza manutenzione. Uno dei villaggi più isolati é Fifiol, a 20 km dalla via principale asfaltata che porta al sud del paese e a 40 km dai servizi essenziali di salute prestati nell’Area Sanitaria di Xitole. Per circa 8 mesi l’anno la popolazione di questo villaggio rimane isolata dal villaggio più vicino, Cancodia Balanta, a causa di una corrente di acqua che si raccoglie dall’area circostante e si convoglia verso il fiume Corubal. La popolazione di questo villaggio è dedita all’agricoltura, ma i suoi prodotti non possono accedere ai mercati locali né ai commercianti ambulanti e quindi perdono di valore.

La Caritas Diocesana di Bafata svolge alcune attività nel campo della salute e dell’educazione nel settore di Bambadinca e in quello di Quebo. Tra Bambadinca e Quebo c’é una distanza di 80 km e a metà strada si trova Xitole, sede principale dell’omonimo settore geografico e amministrativo. In questa cittadina si trova il Centro di Salute e una cappella dove ogni domenica si ritrova la comunità cristiana seguita da padre Alberto Zamberletti. In una delle visite sul territorio della missione realizzata nel mese di settembre 2019 la popolazione di Fifiol, ultimo villaggio sulla pista di Cancodia a 40 km da Xitole, è stata trovata con sorpresa a costruire con i propri mezzi rudimentali una pista di terra battuta di più di un km attraverso la savana che separa il suo villaggio dal resto della regione.

Nell’incontro tra i visitanti e il gruppo dei lavoratori è sorta l’idea di un progetto. Per togliere la popolazione di Fifiol dall’isolamento e permettere l’accesso al villaggio in qualsiasi tempo dell’anno ai tecnici sanitari, ai maestri incaricati dell’Educazione scolastica e ai commercianti ambulanti per l’evacuazione dei prodotti agricoli, si è resa necessaria la costruzione del ponticello di Fifiol. Al progetto hanno prontamente aderito due gruppi di amici del missionario di Xitole: l’Associazione Koinonia di Roma e il gruppo di Amici del Sabato Sera (ASS) di Velate, che con la collaborazione dell’Associazione dei contadini del posto “Macaré de Cancodia” hanno progettato e realizzato il sogno di una pista di collegamento permanente del loro villaggio col resto del Paese.

Obiettivo del progetto “Ponticello di Fifiol”

Favorire l’accesso al villaggio di Fifiol durante tutti i mesi dell’anno.

Cosa è stato chiesto ai Partners di questa collaborazione

A ciascuno dei due gruppi esterni che hanno aderito al progetto, Koinonia e ASS, é stato chiesto di contribuire per il 50% del finanziamento per la costruzione del ponte di Fifiol (Meta e Attività n° 1). Alla popolazione locale del villaggio di Fifiol é stato chiesto di collaborare con l’impresa di costruzione nel fornire pietre e ghiaia per le fondazioni del ponte e per coprire la superficie limacciosa della pista di accesso al ponte. Un ulteriore contributo a sostegno dell’Attività n° 2 del progetto è stato garantito dalla stessa Associazione di Roma.

Attività e risultati raggiunti

Meta: Costruzione di un ponte che colleghi Cancodia Balanta a Fifiol.

Attività 1 – La costruzione del ponte è stata affidata all’impresa “Casaco Construçao SARL”, è durata 4 mesi (gennaio-aprile 2021) ed è stata consegnata alla popolazione locale che si occuperà della sua manutenzione soprattutto nel tempo delle grandi piogge.

Attività 2 – Costruzione di una pista di collegamento tra il villaggio di Cancodia e il ponte (1.100 metri). Questa attività é stata realizzata dalla popolazione locale e i lavori di copertura con la ghiaia stanno per essere finalizzati. La pista viene coperta di ghiaia durante la stagione delle piogge, con il supporto dell’associazione Koinonia di Roma. L’attività n° 2 é stata realizzata degli ultimi mesi del 2019 e nei primi del 2020. L’associazione dei contadini di Fifiol ha aderito in massa e con entusiasmo all’opera. L’attività n° 1, a causa dello sviluppo della pandemia in tutto il paese, ha visto ritardare l’inizio dei lavori fino ai primi mesi del 2021. L’opera è stata realizzata in 4 mesi con una buona collaborazione tra impresa “Casaco” e l’associazione locale “Macaré de Cancodia” che riunisce i contadini di Fifiol.

Ringraziamenti e conclusione

La collaborazione sorta tra diversi collaboratori nazionali e stranieri ha permesso la realizzazione del progetto di comunicazione denominato “Ponticello di Fifiol”. Grazie a questa collaborazione la popolazione di Fifiol é uscita dall’isolamento. Col ponte la popolazione ha maggiore accesso ai servizi sanitari e i loro prodotti agricoli hanno acquistato maggior valore commerciale.

La scuola elementare, già mezza diroccata, ora potrà essere ricostruita e funzionare meglio già nel prossimo anno scolastico. Non resta che ringraziare tutti coloro che in una forma o nell’altra hanno contribuito a far sì che i sogni di una popolazione di periferia divenissero realtà nell’arco di due anni e nonostante la pandemia in corso. Un ringraziamento speciale ai due gruppi di sostegno delle opere di padre Alberto. Senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare il sogno della popolazione del settore di Xitole e di Fifiol in particolare. Per l’implementazione del progetto hanno collaborato:

  • Amici del Sabato Sera di Velate;
  • Koinonia di Roma;
  • Macaré di Cancodia.

Bafata, 31 agosto 2021.

P. Alberto Zamberletti

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